Terapia antitubercolare per il mantenimento della remissione della malattia di Crohn


Una revisione della letteratura ha valutato gli effetti della terapia antitubercolare sul mantenimento della remissione in pazienti con malattia di Crohn analizzando gli studi randomizzati sull’argomento.

Sono stati identificati 7 studi randomizzati per un totale di 355 pazienti.

In 2 degli studi è stata utilizzata terapia antitubercolare [ Clofazimina oppure Clofazimina, Rifampicina ( Rifadin ), Etambutolo ( Etapiam ) e Dapsone ] in combinazione con corticosteroidi per indurre la remissione.

La terapia di mantenimento era rappresentata dai farmaci antitubercolari senza corticosteroidi.

I pazienti di controllo hanno ricevuto corticosteroidi per indurre la remissione, ma nessuna terapia con farmaci antitubercolari

L’analisi di tutti e 7 gli studi ha portato a un odds ratio ( OR ) per il mantenimento della remissione di 1.36.
L’esclusione dei 2 studi pubblicati come abstract, non ha modificato significativamente questo risultato: l’odds ratio aggregato è risultato pari a 1.14.
I due studi pubblicati come abstract sono stati esclusi dall’analisi di sottogruppo poichè non includevano alcuna informazione sulla terapia aggiunta.

L’analisi di sottogruppo dei 2 studi nei quali sono stati utilizzati steroidi per indurre remissione, hanno portato a un odds ratio per il mantenimento della remissione di 3.37.
Il numero di persone da trattare ( NNT ) era 3.
Tuttavia, questi 2 studi hanno incluso solo 89 pazienti e i risultati devono quindi essere interpretati con cautela.

I 3 studi restanti hanno confrontato la combinazione di terapia antitubercolare e terapia standard con la sola terapia standard e l’odds ratio aggregato è stato pari a 0.70.

In conclusione, la terapia antitubercolare può risultare efficace nel mantenimento della remissione in pazienti con malattia di Crohn quando la remissione è stata indotta con corticosteroidi in combinazione con terapia antitubercolare.
Tuttavia, i risultati a sostegno di questa conclusione derivano da un sottogruppo di 2 soli studi con un numero esiguo di pazienti e dovrebbero quindi essere interpretati con cautela.
L’uso di tale terapia non può essere raccomandata sulla base dei dati disponibili e dei risultati ottenuti in questa revisione. ( Xagena2000 )

Borgaonkar M et al, Cochrane Database Syst Rev 2000; (2): CD000299



Indietro

Altri articoli

Upadacitinib ( Rinvoq ), un inibitore orale selettivo della Janus chinasi ( JAK ), è in fase di studio per...


Etrolizumab è un anticorpo monoclonale anti-beta-7 mirato all'intestino che ha come target le integrine alfa-4 beta-7 ( α4β7 ) e...


Rinvoq, il cui principio attivo è Upadacitinib, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario ed è indicato per il...


La dilatazione endoscopica con palloncino ( EBD ) è il trattamento endoscopico consolidato per le stenosi brevi nella malattia di...


La malattia di Crohn fistolizzante è difficile da trattare. Sono stati riportati i risultati di ENTERPRISE, uno studio randomizzato, in...


VISIBLE 2 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase 3 che ha valutato una nuova...


Una strategia treat-to-target, in cui obiettivi di trattamento rigorosamente definiti facilitano il processo decisionale nella pratica clinica, è raccomandata come...


Le linee guida sulle fistole perianali nella malattia di Crohn raccomandano il trattamento anti-TNF ( fattore di necrosi tumorale )...


Gli studi con comparatore attivo sono importanti per informare il paziente e la scelta del medico. Sono state valutate l'efficacia...


C'è un grande bisogno insoddisfatto di nuove terapie con nuovi meccanismi d'azione per i pazienti con malattia di Crohn. Gli...